Fiori e gastronomia, profumi e
sapori, l'effimero che si fonde alla tradizione culinaria della Sabina:
nell’attesa della storica Infiorata, Poggio Moiano celebra uno dei suoi piatti
tipici, i “maccaruni”.
E così fra spettacoli
musicali e teatrali, la solenne processione del Corpus Domini e un occhio sempre
attento ai Mondiali di calcio brasiliani, questo caratteristico centro della
Sabina si prepara a due intere settimane di festeggiamenti. Sabato 21 giugno a cena e ancora
domenica 22 a pranzo i grandi protagonisti saranno i “maccaruni”, una pasta
all'uovo tagliata a mano talmente sottile da sciogliersi in bocca, condita con
un prelibato sugo alla carne. A fare da contorno alla Sagra saranno, sabato 21,
la dimostrazione dei “Chimici per un’ora” e la serata musicale alla quale
parteciperà anche il comico Enzo Salvi e, il giorno successivo, la Messa e la
processione del Corpus Domini con il tradizionale lancio dei fiori, le
escursioni sulle colline poggiomoianesi e sul Monte Miano e il Teatro canzone
“Song on not song”.
I giorni successivi, tra le dirette delle partite
dell’Italia ai Mondiali sul maxischermo dei Giardini Pubblici, serate danzanti
e spettacoli teatrali, condurranno fino alla storica Infiorata prevista nel fine settimana del 5 e 6 luglio.
Un appuntamento imperdibile, con oltre trecento metri di tappeti floreali posti
lungo la passeggiata del centro storico. Nata come manifestazione d’origine
religiosa per l’antica usanza di onorare il Signore lanciando petali al
passaggio delle sacre processioni, nel corso dei secoli la cerimonia ha acquisito
un carattere unicamente artistico. Il primo fine settimana di luglio Poggio
Moiano si trasformerà in una splendida tela, sulla quale abili artisti
dipingeranno con i petali dei fiori caratteristici quadri con le più belle
tonalità cromatiche che la natura offre; verranno utilizzate rose, gerani,
calendule, agapanti e persino alcuni tipi di foglie, selezionate non solo in
base al colore, ma anche per la forma o per le caratteristiche della
superficie, lucida o vellutata. Per la realizzazione delle opere si impiegano
oltre 12 ore ed è necessario un minuzioso lavoro di preparazione: oltre ai
fiori freschi, altri vengono raccolti, “spetalati” e lasciati essiccare in un
ambiente con poca luce (per impedire che il petalo perda la vivacità di
colore), per poi essere triturati e ottenere infine le polveri di fiore.
Immersi in questo contesto
davvero spettacolare, i visitatori potranno deliziare il loro palato alla Sagra dell’olio d’oliva DOP
della Sabina, oppure visitare le chiese rurali di Poggio Moiano e l’edicola campestre di Santa
Liberata, meta di pellegrinaggio in epoca antica perché la Santa era
ritenuta la protettrice dei bambini affetti da gravi malattie. Il paese, a metà
strada tra Roma e Rieti, conserva tante Chiese degne di nota come quelle di San Martino, San
Sebastiano e Sant’Anna o la parrocchiale dell’Immacolata Concezione e San
Giovanni Battista.